Farinello o spinacio selvatico

A proposito del farinello (Chenopodium album)…

Plant blindness e One Health

Avete mai fatto un’escursione con una guida appassionata di botanica? Avrete avuto allora l’impressione di entrare in un altro mondo fino ad allora scarsamente esplorato. Viviamo per la gran parte del tempo in ambienti confinati e siamo per lo più affetti da una condizione nota come “plant blindness”, ovvero cecità alle piante. La cecità alle piante è l’incapacità di notare le piante che abitano nel nostro proprio ambiente. Questo atteggiamento è altamente condizionato dallo stile di vita imperante e ha poco a che fare con l’indole del singolo individuo (tutti noi geneticamente siamo attratti dal verde). Sono certa che, se facciamo le scelte giuste, ciascuno di noi può tornare a notare le piante con grande vantaggio per la propria salute, per quella degli altri animali e dell’ambiente (One Health).

Farinello: proprietà nutrizionali

La moderna agricoltura coinvolge soltanto alcune centinaia delle migliaia di piante globalmente note. Molte specie botaniche, pur essendo dotate di grandi proprietà nutrizionali, sono state escluse dalla grande produzione. Tra queste c’è il Chenopodium album o farinello, pianta nativa dell’Asia dell’est.

Questa pianta spontanea è ricca di fitocomposti tra i quali flavonoidi, isoflavoni e polifenoli che suscitano un grande interesse per il loro potenziale ruolo nel mantenimento dello stato di salute e nella riduzione del rischio di cancro. Degli acidi fenolici sono ampiamente note le proprietà di

  • neutralizzazione dei radicali liberi,
  • chelazione dei metalli pesanti,
  • modulazione dell’attività enzimatica,
  • prevenzione dell’aterosclerosi,
  • protezione dalla comparsa di mutazioni e dallo sviluppo di neoplasie (effetto antimutageno e antineoplastico).

Farinello: impiego nella medicina tradizionale

Chenopodium album è stato tradizionalmente utilizzato come

  • antielmintico,
  • cardiotonico (detto di ogni medicamento in grado di stimolare l’attività cardiaca),
  • carminativo (detto di sostanze capaci di limitare la formazione e il ristagno di gas a livello gastro-intestinale, favorendone l’espulsione),
  • digestivo,
  • diuretico,
  • e lassativo.

Si dimostra efficace nella cura dell’ulcera peptica, della dispepsia, della flautolenza, della stranguria (emissione di urina dolorosa e intermittente), delle patologie del faringe, delle patologie della milza, delle patologie oftalmiche. La polvere ottenuta dalle foglie essiccate e il succo possono essere utilizzati nel trattamento delle scottature.

Il farinello e il suo alto valore proteico

La qualità nutrizionale delle proteine è determinata dalla proporzione di aminoacidi essenziali. Vengono detti così gli amminoacidi che non possono essere sintetizzate dal nostro organismo e che per questa ragione devono essere necessariamente forniti attraverso la dieta. Se anche uno solo di questi aminoacidi è presente in quantità limitata, gli altri allora non potranno essere utilizzati ai fini della sintesi proteica ma verranno demoliti ed eliminati. Sentirete parlare a questo proposito di aminoacido limitante come di quell’amminoacido tra gli essenziali la cui quantità condizione la possibilità di sintesi di nuove proteine.

In Chenopodium album sono ben rappresentati tutti gli aminoacidi essenziali. In particolare, è ben rappresentata la lisina che è l’amminoacido limitante dei cereali. Vi viene già in mente un’idea? Se abbinassimo i cereali con le foglie di Chenopodium album (una minestra… un piatto freddo estivo… del pane fatto in casa) avremmo un piatto a base di ingredienti di origine vegetale ma con lo stesso valore nutrizionale di una fettina di manzo (argomento molto interessante per chi ha adottato una dieta vegetariana o vegana).

Farinello, rapporto sodio/potassio e pressione arteriosa

Un bel piatto a base di Chenopodium album ha anche un altro grande vantaggio. Il rapporto sodio/potassio nel nostro organismo ha una grande importanza ai fini della prevenzione dell’ipertensione arteriosa. Incrementando il consumo di alcuni alimenti possiamo mantenere un rapporto sodio/potassio inferiore ad uno, valore considerato ottimale per tenere bassi i valori pressori. Tra questi alimenti c’è senza dubbio il Chenopodium album.

Farinello e lotta ai germi patogeni

Un’altra proprietà che reputo eccezionale è quella batteriostatica e battericida. L’uso improprio degli antibiotici ha selezionato negli anni germi patogeni capaci di resistere all’azione degli antibiotici (si parla di antibiotico resistenza). La ricerca scientifica mostra pertanto un grande interesse verso modalità alternative per la lotta ai germi patogeni.

Forse saprete che quando si deve verificare l’azione battericida di una sostanza si utilizzano dei recipienti tondi e piatti forniti di un coperchio (piastra petri). Sul fondo si dispone un terreno di coltura e lo si contamina con uno specifico microrganismo. Il microrganismo cresce coprendo l’intera piastra ad eccezione delle zone in cui è stato disposto il principio ad azione antimicrobica. Intorno alla sostanza si viene a formare un alone che appare chiaro perché lì il batterio non cresce. L’alone sarà tanto più ampio quanto più è alta l’attività antimicrobica. L’estratto di Chenopodium album produce una zona di inibizione

  • di 17,3 mm contro Staphylococcus aureus,
  • di 19.7 mm contro Bacillus subtilis,
  • di 18.3 mm contro Bacillus polymexia,
  • di 16.7 mm contro Streptococcus faecalis,
  • di 17.7 mm contro Pseudomonas auerogenosa,
  • di 16.7 mm contro Salmonella typhi,
  • di 17.3 mm contro Vibrio cholera,
  • di 17.3 mm contro Shigella dysenteriae,
  • di 18 mm contro Escherichia coli,
  • di 15 mm contro Penicillum notatum,
  • di 16.3 mm contro Aspergillus niger
  • e di 18.3 mm contro Candida albicans.

Va da sé che normalmente non assumiamo estratti di Chenopodium album ma è lecito pensare che se inseriamo alimenti ad alto contenuto di metaboliti secondari e fitonutrienti allora moduliamo la composizione del nostro microbiota intestinale con riduzione dell’abbondanza dei germi potenzialmente patogeni (patobionti) e della Candida. Io non ho dubbi sul fatto che sia così.

Farinello: fattori antinutrizioanli

Per finire nel Chenopodium album i fattori antinutrizionali come saponine, acido fitico e acido ossalico sono presenti in quantità tollerabili e vengono comunque eliminati attraverso la cottura (bollitura).

Riferimento bibliografico

Poonia A, Upadhayay A. Chenopodium album Linn: review of nutritive value and biological properties. J Food Sci Technol. 2015 Jul;52(7):3977-85. doi: 10.1007/s13197-014-1553-x. Epub 2015 Apr 7. PMID: 26139865; PMCID: PMC4486584.

 

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