“Se vuoi star bene, se vuoi vivere sano,
scaccia i gravi pensieri,
l’adirarti ritieni dannoso.
Se ti mancano i Medici, siano per te
medici queste tre cose:
l’animo lieto,
la quiete,
e la moderata dieta”
dal Regiment Sanitatis
Sarà la moderata dieta la via per rimanere sani anche nella vecchiaia?
Si può scegliere di variare la propria alimentazione al solo scopo di perdere peso oppure al fine di curare una qualche patologia in atto o ancora per prevenire malattie future.
Certo è che per fare le scelte giuste in tema di alimentazione bisogna avere dei referenti, persone che abbiano dedicato la loro vita allo studio delle malattie e delle forme di prevenzione e che abbiano allo stesso tempo una buona conoscenza in tema di alimentazione e di nutrizione umana. Il rischio altrimenti è quello di farsi trasportare come le bandiere al vento accettando i consigli di chi inventa lo slogan più convincente.
Tra i referenti più titolati vi è sicuramente il Prof. Franco Berrino. Medico e anatomopatologo, Berrino ha incentrato la sua intensa attività di ricerca sullo studio dell’epidemiologia dei tumori. Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche è un convinto sostenitore del fatto che attraverso una sana alimentazione sia possibile contrastare l’insorgenza delle malattie neoplastiche.
Per questo sono stata molto contenta di sapere che è disponibile on line “un corso di prevenzione a tavola” voluto e pensato proprio da Berrino. Come avrei potuto non seguirlo?
Nel corso, dopo una breve introduzione e una sezione intitolata “Mettiamo le basi”, si parla a seguire di zuppe, di cereali, di legumi, di verdure della terra e di verdure del mare ed infine di dolci. Partendo dalla scelta delle materie prime si viene guidati nella preparazione di piatti che oltre ad essere sani hanno anche il merito di essere buoni. E dal momento che cereali, legumi e verdure dovrebbero rappresentare la quota maggiore del nostro introito calorico questo non è un corso per soli vegetariani e vegani, è un corso per tutti. Di fatto si può scegliere di adottare un regime vegetariano/vegano o in qualche modo salutistico e finire con l’aprire una scatola di fagioli per cena oppure con il mangiare del tofu o del seitan industriali. In alternativa si può scegliere di cambiare realmente prospettiva mettendo in conto di dover investire un po’ di tempo in più (di certo più di quello che sarebbe necessario ad aprire una scatola di fagioli) e pensare mentre lo facciamo che siamo veramente ciò che mangiamo come diceva il filosofo tedesco Feuerbach.
Il corso trasmette entusiasmo, le ricette vengono spiegate nel minimo dettaglio e realizzarle dopo aver assistito alla spiegazione è un gioco da ragazzi. In più le lezioni hanno la capacità di stimolare la fantasia e di dare le basi per creare dei piatti propri. Tra le mie ricette preferite il tortino di miglio, la mousse di borlotti, i crauti (si tratta di una verdura latto-fermentata, un vero toccasana per il nostro microbiota intestinale), le zeppole con alghe nori (le alghe sono ricchissime di omega-tre e di micronutrienti essenziali al buon funzionamento del nostro organismo) e la crostata di ciliegie.
A chi consiglierei questo corso?
- A chi è consapevole che l’alimentazione rappresenta l’80% di ogni buona terapia;
- a chi questa consapevolezza non ce l’ha ma non accetta l’idea che per curarsi l’unica strategia che abbiamo a disposizione sia il farmaco;
- a chi ha un’alta familiarità per patologie cronico-degenerative e neoplastiche perché attraverso l’alimentazione ciascuno ha il potere di cambiare il proprio destino “clinico”;
- a chi è sano come un pesce e vuole mantenere nel tempo la sua salute;
- ai genitori perché possano scegliere consapevolmente come nutrire i propri figli;
- agli “addetti ai lavori” perché a studio si possa parlare sempre più di ricette buone e sane:
- in una parola a tutti!
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