I bambini sono fatti per muoversi. Giocherebbero più volentieri tirando calci ad una palla, in gruppo, in un cortile oppure in un prato, a rincorrere lucertole… e invece se ne stanno seduti per ore tra lezioni scolastiche, compiti pomeridiani, corsi di piano e di inglese. L’unica chance di gioco è delegata al tablet, alla play station mentre la TV offre programmi dedicati ai più piccoli H24.
Non c’è dubbio alcuno. Abbiamo creato per i nostri bimbi una realtà obesigena. Ce lo confermano anche le statistiche. Secondo dati dell’OMS nel 2014 in Italia il 20,9% dei bambini si trovava in condizioni di sovrappeso, il 9,8% era classificabile come obeso.
Mentre il tasso di obesità infantile aumenta cominciamo a vedere anche in Italia (gli Americani come al solito ci hanno preceduto) casi di diabete alimentare e di epatosteatosi (fegato grasso) in fascia pediatrica.
Sono mamma, una mamma studiosa direi. Ho sempre amato studiare fin da quando ero piccola. Ma guardando indietro alla mia infanzia ricordo che passavo buona parte del mio tempo a giocare all’aria aperta. D’estate con il caldo torrido, d’inverno fino a non sentire più le mani per il freddo, sempre all’aperto, da sola a giocare con gli insetti oppure in compagnia di altri bimbi. Penso di aver avuto una bella infanzia.
Adesso i miei bimbi, Sofia in particolare che è già in quarta elementare, se ne ritornano a casa con un carico notevole di compiti. Ma il tempo per il gioco dov’è finito?
Il punto è che cominciamo a considerare normale ciò che è prassi condivisa. Io continuo però a pensare che non sia normale. Vorrei per i miei bimbi degli zaini leggeri e dei pomeriggi liberi da riempire con la loro creatività.
Dove andremo a finire se uccidiamo la creatività dei nostri bambini (la scuola in questo ci da una bella mano)? Che futuro speriamo di avere?
I nostri bimbi sono costretti ad una sedentarietà forzata pur essendo nati per muoversi. Allo stesso tempo si orientano verso il consumo di cibi ad elevato contenuto in zuccheri e in sali. Conoscete l’espressione bliss point? Tradotta letteralmente significa “punto di beatitudine” e consiste in un ben calibrato mix di grassi, zuccheri e sali tali da mandare in estasi le papille gustative! In altri termine il bliss point è la formula inventata dall’industria per poter indurre dipendenza da questo o quell’altro alimento. È così che si infoltisce il popolo dei Coca-Cola addicted, dei Gocciole del Mulino Bianco addicted, dei merendina di ogni sorta addicted.
Farei una petizione per vietare il bliss point negli alimenti destinati all’infanzia. Come nutrizionista seguo molti bimbi con problemi di obesità. Quando pongo ai miei giovani pazienti domande relative a ciò che mangiano non mi stupisco di trovare sempre gli stessi biscotti per la prima colazione. Probabilmente sono quelli con il bliss point meglio formulato!
Alt! Bisogna fare un passo indietro. Deve vincere il buon senso. Con la scuola uccidiamo la creatività dei nostri bimbi, con il cibo industriale ne compromettiamo la salute. Per loro dobbiamo pretendere più tempo dedicato al gioco e cibo genuino. Solo così saremo in grado di sostenere al meglio la loro crescita.

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