cereali

Siamo nel bel mezzo di una pandemia di obesità a sua volta responsabile dell’aumentata incidenza della sindrome metabolica, del diabete mellito di tipo 2, delle patologie cardiovascolari, dell’epatosteatosi e di alcune forme di cancro.

La percentuale di bambini italiani con problemi di sovrappeso ed obesità è, purtroppo, la più alta d’Europa. Accanto a questo dato epidemiologico vi è la consapevolezza che stile di vita e geni non sono gli unici elementi a plasmare il rischio di andare incontro a patologie. L’esposizione a fattori nocivi prima, durante e dopo la nascita può contribuire a pre-programmare una buona parte della nostra salute da adulti. Agendo su questi fattori si può attuare quella che io chiamo prevenzione pre-primaria. È l’insieme di azioni da adottare già prima del concepimento e che quindi vedono coinvolti entrambi i genitori. Chi non vorrebbe conoscere le strategie attraverso le quali lasciare un’impronta positiva sul patrimonio genetico del proprio bambino? E una volta che questo bambino è venuto al mondo, sempre attraverso le stesse strategie, sarà possibile sostenere al meglio il suo sviluppo psico-fisico.

Perché ciò sia possibile bisogna trasferire conoscenze. Gli esperti si devono mettere a disposizione delle famiglie e delle comunità perché si possa cambiare lo scenario futuro e garantire la salute delle generazioni che verranno.

E se cominciassimo a parlare di sana alimentazione già all’asilo nido?

Sono contenta di poter contribuire nel mio piccolo a questo doveroso processo. Lo farò per iniziativa del direttore dell’asilo nido “Gli orsetti del cuore”. Per le famiglie dei piccoli ospiti ho elaborato un programma in cui parlerò di cereali, di pseudocereali e di legumi, del modo migliore di cuocerli e di ricette sane che prevedano questi ingredienti.

asilo nido "Gli orsetti del cuore"

asilo nido “Gli orsetti del cuore”

Perchè ho scelto questi argomenti?

In Italia i cereali sono poco conosciuti. Ci limitiamo a mangiare pane e pasta ottenuti dalle farine di frumento.

La farina di frumento è composta per la maggior parte da amido (64%-74%) e da proteine di riserva (9-15%) e tra queste le principali sono gliadine e glutenine. A contatto con l’acqua e per azione meccanica, gliadine e glutenine si legano tra loro formando una maglia elastica alla quale diamo il nome di glutine. Così durante il processo di lievitazione i gas prodotti dal Saccaromyces cerevisiae rimangono intrappolati nella rete del glutine e l’impasto come per magia cresce.

“La gluten sensitivity e la celiachia sono parti di una gamma di disordini legati al glutine in cui ad un estremo vi sono i celiaci e all’altro le persone che possono mangiare pizza, pasta e biscotti. Al centro c’è questa indistinta area di reazioni al glutine, la sensibilità al glutine.”

A pronunciare questa frase è stato Alessio Fasano, direttore del Center for Celiac Research presso la University of Maryland e una delle tanti menti che abbiamo prestato all’America e che agli Americani ha fatto conoscere la celiachia.

I grani odierni, selezionati per avere un alto contenuto in gliadine e glutenine e allevati in modo da esprimere al massimo il loro potenziale genetico (iper-concimazione) hanno una quota in glutine superiore del 12% rispetto a quella dei grani “gentili”.

Questo sembra essere uno dei possibili motivi alla base della crescente incidenza di celiachia e di gluten sensitivity.

La costante e massiccia esposizione al glutine contribuisce a modificare l’ambiente intestinale favorendo la sovracrescita di batteri patogeni. L’intestino, infiammato, si trasforma in un intestino poroso. Le sostanze infiammatorie prodotte dai batteri patogeni passano attraverso la mucosa intestinale divenuta permeabile e contribuiscono all’infiammazione sistemica di basso grado che è a sua volta causa di obesità e di stati patologici.

Alle mamme e ai papà dei piccoli ospiti insegnerò ad alternare l’uso di pane e pasta con quello dei cereali e degli pseudocereali, meno ricchi di glutine o completamente privi di questo elemento.

avena

avena

Si parlerà di avena, di grano saraceno, di mais, di miglio, di orzo, di riso, di amaranto, di canapa, di quinoa e di kamuth. Si parlerà inoltre di legumi (fave, azuki, ceci, lenticchie, soia, fagioli) come preziosa fonte di proteine.

lenticchie

lenticchie

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